L'ultimo anno di materna è iniziato


E' passato un mesetto da quando mio figlio Roberto ha iniziato l'ultimo anno di materna.
Direi che come me, molte mamme si trovano nella mia stessa situazione: dubbi, paure e -ammetto- un po' di angoscia per quanto riguarda il futuro.
La scorsa settimana ho assistito alla mia prima riunione scolastica, precedentemente non ho mai potuto partecipare.
Cosa dire, le richieste da parte delle maestre sono molte, ma nulla di spaventoso.
Sono venuta a conoscenza che esistono dei requisiti minimi da rispettare prima di entrare nel mondo della scuola elementare.
Uno tra questi è la capacità di impugnare correttamente la matita o la forchetta nel caso del pranzo. Ammetto che questa cosa mi ha fatto un po' sorridere, non perché Roberto non lo faccia, ma perché ho scoperto che quando lo osservi o semplicemente non ne ha voglia, impugna la forchetta modello "badile".
Mentre se lo richiami, la tiene in maniera corretto.
Consiglio delle maestre, l'utilizzo di una matita triangolare, per la corretta impugnatura.
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Un'altro requisito minimo è il dono della pazienza e dell'attendere.
Ecco posso dire che mio figlio in questo ambito è parecchio scarso!
Il dono della pazienza e dell'aspettare proprio non sono di casa.
Ovviamente ci sarà da lavorare!!
Altri requisiti sono stati detti, ma fortunatamente per quelli elencati, Roberto manca solo in questi due.
Adesso mi chiedo, sono l'unica a pensare che mio figlio potrebbe fare molto ma non ne ha voglia?
Certe volte mi rendo conto di pretendere molto da lui, benché sia piccolo,con lui ho pretese aldilà della sua età.
Poi salta fuori un giorno che va nel panico con i calzini, e da brava mamma chioccia lo vesto io.
Ammetto che questa cosa mi fa un po' ridere, non sono propriamente coerente.
Mi spaventa la velocità in cui sta crescendo. Ammetto sono contenta che cresce, che impara sempre più cose, ma al tempo stesso sono spaventata della distanza che piano piano si insinua tra di noi.
E' naturale, capiamoci. E' giusto che cresca e che faccia le sue esperienze, con o senza di noi. Però ammetto che infondo al cuore, mi vengono due lacrimucce a sapere che il mio piccolo sta diventando un ometto.
Mentre io invecchio! 
Siamo mamme moderne, dobbiamo evolverci per aiutare i nostri figli a crescere bene, sani e forti.
Siamo noi a dover combattere per prime con l paura, per insegnare a loro come fare. Mi rendo conto da sola che se non affronto per prima le mie paure verso mio figlio, rischio solo di trasmettergli ansia e paura.
Quando le maestre hanno parlato di requisiti minimi, sul momento mi sono un po' preoccupata, ma non per Roby, ma per me. Preoccupata di non essere in grado di aiutarlo, o di essere abbastanza presente per infondergli coraggio nell'affrontare queste sfide.
Perché siamo sinceri, per loro anche impugnare correttamente una forchetta è una sfida e spetta a noi mamme aiutarli come degni scuderi aiutano il loro cavaliere!
L'impegno deve esserci da entrambi, ma prima di tutto, ci deve essere da parte nostra.
Fatemi sapere se anche voi siete pronte ad affrontare questi requisiti minimi  insieme ai vostri piccoli condottieri!

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